Ladri di sogni

15.05.2016 22:02

Andare a Teatro non è un’attività che noi ragazzi amiamo, piuttosto andiamo al cinema, in pizzeria, in discoteca.

La nostra scuola ha organizzato una serie di uscite didattiche tra cui anche quella di andare a vedere delle rappresentazioni teatrali e gliene sono grata per avermi fatto conoscere questa realtà.

Il 3 marzo siamo andati al teatro Diana e in scena c’era  “Ladri di Sogni”. Che emozione! Tutte quelle poltroncine rosse, quelle luci, un' atmosfera proprio da sogno!

Si sono spente le luci ed è iniziata la rappresentazione, vedere la scenografia del Cimitero delle Fontanelle mi ha messo un po’ di inquietudine, ma poi, la bravura degli attori  e soprattutto l’ironia di Antonio Casagrande mi ha fatto rilassare.

Nel primo atto si è parlato della nascita della camorra ed ho capito che hanno radici antichissime nella nostra Napoli, non è una cosa dei tempi nostri. Antonio Casagrande ha interpretato il guardiano del cimitero che presentava ad un ragazzo che lui nchiamava professore, la storia di alcuni personaggi.

Quel professore era Giancarlo Siani, un giornalista. Abbiamo parlato di lui a scuola perché quest’anno ricorrono i trent’anni della sua morte, abbiamo visto anche il film Fort Apache  e abbiamo conosciuto suo fratello Paolo Siani che è venuto  a portare un forte messaggio di legalità anche nella nostra scuola.

Il secondo atto è stato molto emozionante, si sono susseguiti una serie di personaggi, tutte vittime innocenti della camorra: i sogni infranti di due amici Paolo e Gigi, Lea torturata, i sogni distrutti di una ragazza come me, Annalisa Durante, Don Peppe Diana, ucciso nella sua chiesa e Silvia Ruotolo uccisa quando aveva per mano il suo piccolo Francesco. Proprio di lui voglio parlare: alla fine dello spettacolo era sul palco insieme a tutti gli attori. Cresciuto senza madre, ora si dedica alla diffusione della legalità e, rivolgendosi a noi ragazzi, ci ha detto che dobbiamo stare lontano dalla illegalità e che lo spettacolo, Ladri di sogni,  con i suoi attori,  trasmette  un grande messaggio per i giovani  da ben dieci anni e quindi bisogna fare di tutto affinché  venga sempre replicato.

Alla fine della rappresentazione l’attrice Gabriella Cerino ha invitato tutti gli alunni presenti  a fare delle domande alla compagnia teatrale.  I redattori del “Caro” Giornalino Online della mia scuola le hanno rivolto delle domande.

E’ stata una mattinata densa, piena di emozione che ricorderò per sempre!

 

Ilaria Davide 2F

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